5 marzo 2020 |
Quella del cancello chiuso sulla nostra scuola non è una immagine che ci piace pubblicare, ma che rappresenta perfettamente lo stato d'animo di tutti noi in questi giorni.
Sui giornali, in televisione ed in rete, sono stati spesi fiumi di parole per cercare di descrivere e raccontare le sensazioni che tutti noi stiamo provando: ansia, preoccupazione, timore ed incredulità, ma anche speranza. Sono stati invitati a parlare nei vari dibattiti umanisti, intellettuali, uomini di cultura e letterati, sì, letterati, e non solo scienziati, perché di fronte ad una parola scientifica come "epidemia", l'uomo ha bisogno di risposte anche per la propria anima.
In una di quelle circolari della scuola che in questi giorni leggiamo con ansia come se fossero un bollettino medico, e che rappresentano il modo più efficace per sentirci sempre parte della nostra comunità, la Signora Preside ha scelto una espressione molto profonda, "in un tempo che sembra sospeso". Ecco, questa, fidati, è una delle prime volte, forse la primissima, in cui a scandire il tuo tempo sarai proprio tu, tu ed i tuoi compagni, che per la prima volta avete veramente modo di organizzare, interagire e "combattere" questo nemico che ha guastato molte cose e che davvero non ci voleva.
Non ci voleva, ma tu puoi davvero combatterlo e fare - anche questa volta - la differenza. Già, tu sei molto giovane per immaginarlo, ma se tu fossi stato uno studente del Besta degli Anni '80 o '90 del secolo scorso (la generazione dei tuoi Genitori, per intenderci) alle prese allora con un virus nemico, non avresti avuto nessuno degli stumenti e delle tecnologie che oggi ti possono permettere - se lo desideri e lo vorrai - di rimanere in contatto con i compagni e i docenti, trasformando una pausa forzata come questa, in una importante occasione di recupero e di crescita. Già, trent'anni fa, con poche fotocopie, un telefono fisso attaccato alla parete e qualche incontro in metropolitana o "davanti a scuola" con i compagni, i tuoi predecessori avrebbero dovuto ingegnarsi per escogitare qualche forma di comunicazione e condivisione, di idee e del materiale didattico.
Tu oggi hai davvero la possibilità di fare la differenza, e raccontare a tutti, Studenti di oggi e di ieri, Familiari, Amici e docenti, che quel cancello chiuso, TU hai voglia di riaprirlo. Fisicamente forse non ci riuscirai - e non ci riusciremo - subito, ma quando ce la farai, oltre al piacere di ritrovarsi tutti insieme, ognuno al proprio posto, avrai acquisito una consapevolezza: quella di sapercela fare, in un momento difficile, a dimostrare, in prima persona a te stesso, che hai tutte le potenzialità per riuscire, in quelle sfide grandi e piccole, che prima erano troppo lontane da te. E questo, in parte, anche grazie al tempo sospeso.
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