sabato 21 marzo 2020

IL BESTA NON SI FERMA - ROOA AL NASEEF, 1 B ITE - featuring DANIELE AMOROSO, DOCENTE - Puntata n. 8

fonte: Asia News via web

Ci sono dei tuoi compagni che - purtroppo! - la guerra che si studia sui libri di storia, l'hanno vista con i propri occhi, hanno vissuto ogni giorno come se si fossero trovati dentro una edizione del telegiornale, una edizione che non finisce però, e continua anche dopo la pubblicità. Anche dopo il film in prima serata. Sembra non avere mai fine. Non ha mai fine. 

Una tua compagna, arrivata quest'anno in prima all'istituto tecnico, ha raccontato qualcosa della sua nazione di origine, la Siria, ma sempre e solo con quel mezzo sorriso amaro  di chi cerca di spiegare una cosa che gli altri non posso capire. Sì, in classe, un docente per parlare della Siria ha raccontato a Lei e soprattutto ai suoi compagni la storia di Ahmad Joudeh, diventato famoso in Italia ed in Europa  per la sua storia di profugo migrante, ed ancor di più dopo l'incontro con Roberto Bolle e Sting . Non è la stessa cosa però... Lei abbassa lo sguardo, e tace.

Il prof. Daniele Amoroso capisce che è importante, soprattutto per lei, farle raccontare la sua storia. La invita a farlo, più volte, senza forzare la sua sensibilità di fronte a questo macigno sul cuore. Ogni tanto, glielo ricorda, ma tutto finisce lì. Poi arriva la sospensione, l'incertezza, la paura, la speranza e l'incubo che tutti noi vediamo intorno a noi. 

Uno di questi giorni bui, però, lo smartphone del prof. suona, e lui legge, incredulo, la storia che la tua compagna, sì, Lei (magari proprio  in questo momento di segregazione che forse le ricorda - magari in parte - quanto ha vissuto a casa),  ha scritto tutto di un fiato. 

La redazione del blog ne viene informata, e le chiede il permesso di poterla pubblicare. Lei indugia in un primo momento, teme e sa di non essere ancora fortissima in italiano, ma qui nessuno si permette lontamente di correggere i pochi errori... Siamo in una scuola e tutti noi sappiamo proprio che solo gli errori ci permettono di capire come non commetterne più.

Sì, questa presentazione è troppo lunga, ma questa storia non può essere ridotta solo a due parole, perché contiene tanta speranza ed anche perché, questa tua compagna ha trovato al Besta una classe, spesso rumorosa e vivace, sulla quale però scende un rispettoso ed accogliente silenzio, quando lei parla. E quando, Lei, scrive.


06 maggio 2016
Verso le 16:30 del pomeriggio atterra un aereo a Milano all'aeroporto di malapensa.
Dentro quest'aerio c'erano tante persone ma in particolare c'era una famiglia composta da 10 persone una famiglia che era scappata dal suo paese per causa della guerra... scappata dalla paura di morire di perdere qualche figlio o qualcuno della famiglia...
Immigrata in un paese diversissimo dal suo paese d'origine.
Immigrata in un paese dove la cultura, la lingua e la religione e proprio il contrario dal paese da cui proveniva questa famiglia.
immigrata in un paese dove dovrebbe cominciare tutto da zero....
Esce questa famiglia dall'aeroporto con un sacco di valige in mano e trovano delle persone con della cartelline in mano su queste cartelline c'era scritto il cognome di questa famiglia.
Queste persone erano gli educatori della famiglia...
Gli salutano gli dicono ' benvenuti nel vostro nuovo paese' e gli prendono le valige ... Salgono tutti in macchina e vanno verso la loro nuova casa che è un centro di accoglienza per i rifugiati.... Arrivano e trovano un mediatore con degli altri educatori che li stavano aspettando davanti al cancello... scendono tutti dalla macchina viene il mediatore e gli disse io sono il vostro mediatore.... Adesso voi grandi venite con noi in ufficio e vi spieghiamo tutto invece i 4 bambini vanno con quella ragazza là che gli porterà a mangiare poi gli farà un giretto per farli vedere la loro nuova casa... Dopo circa 3 ore dopo averli spiegato tutto salgono nelle loro camere per sistemare le valige.
Il giorno dopo verso le 8:30 del mattino qualcuno bussa alla porta dicendo 'dai alzatevi e ora di andare a far colazione'.
Scendono in cucina e trovano un sacco di gente che venivano da tanti paesi diversi.
Mangiano e poi risalgono nelle loro stanze.. Il padre disse alla madre e ai figli venite tutti nella stanza grande che dobbiamo parlare, il padre cominciò a parlare e a spiegare un può di dettagli.
Dopo 6 mesi i genitori non parlavano ancora la lingua... I figli invece hanno cominciato a parlare ma poco proprio poco però c'era una "ragazzina" della famiglia che aveva 11 anni che ha imparato quasi perfettamente la lingua.
A settembre i figli dovevano cominciare ad andare a scuola, erano tutti agitati... Soprattutto la ragazzina di 11 anni era agitatissima aveva una paura immaginabile perché questa ragazzina nonera mai andata a scuola nella sua vita mai.
non sapeva leggere, scrivere non sapeva niente. sapeva solo
 parlare e non tanto bene.
12 settembre 2016 la ragazzina Entra in classe con un mal di pancia fortissimo e tutta sudata e stava pure tremando.
Si presentano tutti poi arriva il suo turno si alza in piedi si presenta poi all'improvviso sente una voce che veniva da dietro era una voce di una ragazzina che disse ''ahaha che sfigata vieni dalla Siria da quel paese di guerra! Quindi sei una scappata di guerra? ''
Quel momento non riuscirò mai ad esprimere come mi sono sentita che dolore ho provato. Ehh già dal primo giorno di scuola viene "presa in giro".
E in tutto l'anno della sua prima media veniva spesso presa in giro dai suoi compagni....
"ahaha non sai scrivere... " "non sai leggere...."  "non sai le tabelline...."  "non sai niente brutta..." "sei bassa..."  "sei grassa..." "sei scappata dal tuo paese...". 
fino alla sua terza media parole forti usate con tanta leggerezza da persone incuranti dei sentimenti. Incuranti dalla tempesta che nel suo animo andava esplodendo.
Le lacrime si trattenevano, lo stomaco le si strengeva...
Ad un certo punto questa ragazzina si comincia a tagliare perché si è stancata non c'è la faceva più. perché non aveva nessuno a cui raccontare cosa gli stava succedendo a scuola, con cui sfogarsi.
non voleva raccontare ai suoi genitori perché avevano già tanti altri problemi....
La ragazzina ha cominciato ad avere problemi con sé stessa si è cominciato ad odiare,
sì odiare se stessa...
si guardava allo specchio e cominciò a dire "perché sono fatta così?.... Perché doveva capitare proprio a me di non andare a scuola, di scapare dal mio paese, di andare in un paese dove vengo chiamata 'scappata di guerra' dai miei compagni.
Però nonostante tutto questa ragazzina non ha mai smesso di imparare ogni volta che si sentiva giù e che non c'è la faceva più diceva "no, io devo essere forte dovo andare avanti non mi posso fermare ora dopo tutti gli Ostacoli che ho attraversato, devo essere forte per la mia famiglia e soprattutto per me....".
Dopo 3 anni faticosi e dolorsi e dopo aver superato l'esame di terza media che tutti gli dicevano "non c'è la farai mai..." "non lo passerai mai..."  è addirittura i professori non glielo volevano far fare perché gli dicevano "tanto non lo supererai  perché è troppo difficile per una come te" però lei alla fine lo ha superato ed e uscita con 8 e tutti erano sorpresi dal fatto che questa ragazzina c'è l'ha veramente fatta.
Estate 2019 cambia tutto, non sa che succede, si sento appena nata, nuova, forte, pronta a cominciare la prima superiore senza Paura, si sento ADATTA, adatta agli altri calcolata, rispettata.
Le prese in giro che sentiva l'anno precedente non rimbombano più nella sua mente, non sente strane battutine o quant'altro si sente libera, sta imparando sempre più cose sta crescendo sempre con più cose e anzi adesso "ringrazia" il suo passato perché lo ha insegnato ad essere forte. 
adesso questa famiglia si è abituato alla nuova vita ha imparato la lingua I genitori hanno cominciato a lavorare i figli tutti studiando ognuno frequenta la scuola che gli piace, hanno fatto tutti amicizie, hanno conosciuto gente nuova e si sono abituati a tutto adesso si sentono come se fossero al loro paese.

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