Ringraziamo la professoressa Angela Dora Mangano per le moltissime testimonianze che regala sempre al nostro blog! Questa è la volta di Freeyou, evento tenutosi il 20 settembre presso Meet Centro di cultura digitale, per procedere ad un confronto con le scuole europee e per la premiazione della gara del Progetto FREEYOU. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme con questo bel video e con le parole di Chiara:
Da
decenni ormai l’utilizzo degli oggetti tecnologici e di internet è diventato
una nuova quotidianità che risulta più che ordinaria agli occhi dei nativi
digitali. L’uso così abituale dei social media può portare però a diversi
rischi e, proprio per cercare di combatterli, il progetto “Freeyou” di Meet
Centro di cultura digitale - sostenuto dalla Fondazione Cariplo – offre un
sostegno per sviluppare competenze digitali e sensibilizzare ai pericoli delle
nuove tecnologie.
La sfida del progetto è stata quella di
contrastare la propagazione degli effetti dei vari tipi di disturbi
dell’informazione ed è stata colta da diverse scuole europee attraverso
l’utilizzo di una piattaforma digitale di lavoro sviluppata in diverse lingue
(italiano, inglese, spagnolo, portoghese e greco).
Dunque,
l’obiettivo principale di questo progetto – suggerito anche dal nome - è quello
di rendere i giovani autonomi e capaci di sviluppare un proprio pensiero
critico indipendente da manipolazioni che avvengono attraverso le cosiddette
“fake news”. Quest’ultima è un’espressione popolare errata che va, invece,
sostituita da tre differenti termini: misinformazione (trasmissione
involontaria di informazioni false); disinformazione (diffusione volontaria di
concetti inattendibili); mala-informazione (comunicazione volontaria di notizie
infondate per trasmettere odio o per danneggiare qualcuno).
Per
combattere questi disturbi dell’informazione, il progetto di Meet ha proposto
diverse attività su cui gli studenti si sono confrontati e che riguardano:
●
il Fact-checking,
strumento che permette di realizzare una ricerca molto ampia dell’origine e
della veridicità delle informazioni e delle fonti attraverso cinque siti – due
dei quali riguardano la tecnica della ricerca per immagine;
●
i Meme, materiale -
caratterizzato da ripetibilità, variazione e riconoscibilità - che ha come
scopo quello di divertire, fare propaganda, trattare temi sociali e
rappresentare il mondo della politica;
●
il Deepfake, cioè
immagini e video che hanno subito un’alterazione digitale;
Alla
fine dell’esplorazione della piattaforma e delle attività, si è tenuto un
incontro online a cui hanno partecipato tutte le scuole coinvolte nel progetto
e durante il quale si è svolta una gara inerente a ciò che Freeyou ci ha
permesso di conoscere.
L’esperienza del progetto si è conclusa con un ulteriore
evento finale di confronto sull'esperienza con le altre scuole europee e la
premiazione delle classi vincitrici - nella sede di Meet a Milano. All’incontro
sono intervenuti diversi manager europei – tra cui Haris Zacharatos, Bronagh
Walton, Nicola Bruno - che hanno sostenuto la realizzazione del progetto.
Inoltre,
erano presenti il giornalista freelance Francesco Oggiano e i rappresentati
dell’università di Essaly, di “IDEA Alzira” (un’agenzia spagnola che si impegna
nello sviluppo locale) e “INOVA+” (associazione portoghese che si occupa di
cooperazione internazionale e innovazione). Ha salutato tutti gli studenti
anche il responsabile delle attività creative del Congresso Europeo, Dott. Christensen.
Durante
quest’ultimo incontro gli studenti delle varie scuole hanno esposto la propria
esperienza in merito agli argomenti che hanno trovato più interessanti.
L’evento si è tenuto in lingua inglese e questo ci ha permesso di metterci alla
prova nell’uso di una seconda lingua. La premiazione ci ha visti protagonisti
come Istituto Besta ,perché grazie alla compagna Federica Turro, abbiamo vinto
il terzo posto. Il premio, consistente in un ‘OCULUS RIFT' , visore di realtà
virtuale indossabile sul viso, è stato consegnato alla scuola. Chiunque volesse può utilizzarlo
come strumento per un nuovo approccio didattico! Invitiamo tutti i professori a
mettersi alla prova con nuove tecnologie legate ‘alla realtà virtuale!’ Buona
sperimentazione
Chiara
Trombetta 4I
Grazie Chiara, e guardiamo tutti insieme queste belle foto!