domenica 3 ottobre 2021

FREEYOU, FREEBESTA


 

Ringraziamo la professoressa Angela Dora Mangano per le moltissime testimonianze che regala sempre al nostro blog! Questa è la volta di Freeyou, evento tenutosi il 20 settembre presso Meet Centro di cultura digitale, per procedere ad un confronto con le scuole europee e per la premiazione della gara del Progetto FREEYOU. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme con questo bel video e con le parole di Chiara: 


Da decenni ormai l’utilizzo degli oggetti tecnologici e di internet è diventato una nuova quotidianità che risulta più che ordinaria agli occhi dei nativi digitali. L’uso così abituale dei social media può portare però a diversi rischi e, proprio per cercare di combatterli, il progetto “Freeyou” di Meet Centro di cultura digitale - sostenuto dalla Fondazione Cariplo – offre un sostegno per sviluppare competenze digitali e sensibilizzare ai pericoli delle nuove tecnologie.

 La sfida del progetto è stata quella di contrastare la propagazione degli effetti dei vari tipi di disturbi dell’informazione ed è stata colta da diverse scuole europee attraverso l’utilizzo di una piattaforma digitale di lavoro sviluppata in diverse lingue (italiano, inglese, spagnolo, portoghese e greco).

Dunque, l’obiettivo principale di questo progetto – suggerito anche dal nome - è quello di rendere i giovani autonomi e capaci di sviluppare un proprio pensiero critico indipendente da manipolazioni che avvengono attraverso le cosiddette “fake news”. Quest’ultima è un’espressione popolare errata che va, invece, sostituita da tre differenti termini: misinformazione (trasmissione involontaria di informazioni false); disinformazione (diffusione volontaria di concetti inattendibili); mala-informazione (comunicazione volontaria di notizie infondate per trasmettere odio o per danneggiare qualcuno).

Per combattere questi disturbi dell’informazione, il progetto di Meet ha proposto diverse attività su cui gli studenti si sono confrontati e che riguardano:

        il Fact-checking, strumento che permette di realizzare una ricerca molto ampia dell’origine e della veridicità delle informazioni e delle fonti attraverso cinque siti – due dei quali riguardano la tecnica della ricerca per immagine;

        i Meme, materiale - caratterizzato da ripetibilità, variazione e riconoscibilità - che ha come scopo quello di divertire, fare propaganda, trattare temi sociali e rappresentare il mondo della politica;

        il Deepfake, cioè immagini e video che hanno subito un’alterazione digitale;

 

Alla fine dell’esplorazione della piattaforma e delle attività, si è tenuto un incontro online a cui hanno partecipato tutte le scuole coinvolte nel progetto e durante il quale si è svolta una gara inerente a ciò che Freeyou ci ha permesso di conoscere.

L’esperienza del progetto si è conclusa con un ulteriore evento finale di confronto sull'esperienza con le altre scuole europee e la premiazione delle classi vincitrici - nella sede di Meet a Milano. All’incontro sono intervenuti diversi manager europei – tra cui Haris Zacharatos, Bronagh Walton, Nicola Bruno - che hanno sostenuto la realizzazione del progetto.

Inoltre, erano presenti il giornalista freelance Francesco Oggiano e i rappresentati dell’università di Essaly, di “IDEA Alzira” (un’agenzia spagnola che si impegna nello sviluppo locale) e “INOVA+” (associazione portoghese che si occupa di cooperazione internazionale e innovazione). Ha salutato tutti gli studenti anche il responsabile delle attività creative del Congresso Europeo, Dott. Christensen.

Durante quest’ultimo incontro gli studenti delle varie scuole hanno esposto la propria esperienza in merito agli argomenti che hanno trovato più interessanti. L’evento si è tenuto in lingua inglese e questo ci ha permesso di metterci alla prova nell’uso di una seconda lingua. La premiazione ci ha visti protagonisti come Istituto Besta ,perché grazie alla compagna Federica Turro, abbiamo vinto il terzo posto. Il premio, consistente in un ‘OCULUS RIFT' , visore di realtà virtuale indossabile sul viso, è stato consegnato  alla scuola. Chiunque volesse può utilizzarlo come strumento per un nuovo approccio didattico! Invitiamo tutti i professori a mettersi alla prova con nuove tecnologie legate ‘alla realtà virtuale!’ Buona sperimentazione

                                                                                                                                                                          Chiara Trombetta 4I

Grazie Chiara, e guardiamo tutti insieme queste belle foto!













 

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