martedì 31 marzo 2020

ILBESTA NON SI FERMA - LIDIA BRUNO, DOCENTE starring JOAN BAEZ - Puntata n. 17


Tu non la conosci, ma quando i tuoi docenti ed i tuoi Genitori avevano la tua età, Joan Baez, cantautrice ed attivista americana, era un punto di riferimento, una voce fuori dal coro.  

Sicuramente la voce della purezza d'animo, della libertà  ed anche di denuncia e condanna contro "il mondo degli adulti" che tutta una generazione ha contestato fortemente. Sicuramente una paladina della nonviolenza.

Nella sua lunga carriera, in Italia è stata molte volte, felicissima la sua collaborazione con il Maestro Ennio Morricone, ed anche con Gianni Morandi, di cui ha interpretato, tra l'altro, la famosissima "C'era un ragazzo che come me". 

Joan Baez guarda in televisione la gente che in Italia si dà forza cantando dai balconi, e decide di mandare a tutti gli Italiani un video in cui interpreta "Un mondo d'amore", una canzone che ha fatto sognare tutti i giovani e non in Italia al momento della sua pubblicazione. Nessuno escluso.

La professoressa Lidia Bruno, che aveva già proposto nei giorni scorsi una riflesione insieme a Giada, una sua Studentessa di 4E LES, la ascolta e ci manda una sua riflessione... Eccola, per te!

Diario …


Oggi la mitica Joan Baez ha cantato in Italiano una delle sue canzoni più famose ...’Un mondo d’amore’ . Qualche giorno fa avevo pensato che potessero essere parole importanti. Poi per timidezza o paura di sembrare invadente non mi sono decisa a inviare per il blog un messaggio che ho pensato all’inizio di questa grande ‘prova’ che ci ha travolti, ma non annientati …


C’è un grande prato verde
Dove nascono speranze
Che si chiamano ragazzi
Quello è il grande prato dell’amore
Non tradirli mai,
Hanno vede in te.
Non li deludere,
Credono in te.
Non farli piangere,
Vivono in te.
Non li abbandonare,
Ti mancheranno.
Quando avrai le mani stanche tutto lascerai,
Per le cose belle
Ti ringrazieranno,
Soffriranno per li errori tuoi.
E tu ragazzo non lo sai,
Ma nei tuoi occhi c’è già lei,
Ti chiederà l’amore, ma
L’amore ha I suoi comandamenti.
Non tradirla mai,
Ha fede in te.
Non la deludere,
Lei crede in te.
Non farla piangere,
Vive per te.
Non l’abbandonare,
Ti mancherà.
E la sera cercherà fra le braccia tue
Tutte le promesse,
Tutte le speranze,
Per un mondo d’amore








19 marzo 2020

...


30 marzo 2020

Ora che i giorni sono passati da quando avevo scritto queste parole (ben 12 giorni, e sembra ne siano passati 120), molto è cambiato ...di già.

Gli insenganti stanno rispondendo con responsabilità, consapevolezza e con tanta sincerità ai propri studenti. Ognuno a modo proprio, secondo le proprie corde e le proprie competenze, senza nascondere lati che – sembra assurdo – in classe, di persona, non avrebbero mostrato.

Credo che una ‘spirale del bene’, come l’avrebbe definita Sant’ Agostino, si sia innescata e ora che tutto ciò che gli insegnanti fanno per i loro studenti è emerso, tutta la volontaria adesione dei ragazzi appare, non credo si possa più ragionare in termini di valutazione dell’insegnamento, ognuno di noi oggi viene valutato dai suoi studenti nella sua interezza, come noi siamo chiamati a esprimere loro la nostra opinione sulla loro partecipazione al di là del mero voto numerico strettamente legato alle conoscenze.

Ci chiedevano ormai da tempo di valutare le ‘competenze’, e nessuno si poteva aspettare che saremmo stati chiamati a valutare ben oltre le competenze e ad essere valutati non da un organo burocratico, ma dalla vita e dalla storia stessa.


IL BESTA NON SI FERMA - ANGELA DORA MANGANO, DOCENTE - Puntata n. 16


Ecco una poesia speciale: con dedica, come si deve,  a te e a tutti i tuoi compagni...



Per tutte e tutti voi, Ragazze e Ragazzi del Besta,  dalla professoressa Angela Dora Mangano, le sue parole ed una canzone di un grande cantautore italiano, di grande auspicio per tutti. Voi. Ascoltala qui! 





 VOI
Voi, che nell’età della spensieratezza
Il presente vivete nella vostra schiettezza,

Voi, che lo sguardo al futuro
Rappresenta una scocciatura,

Voi, che tra una lezione e il cellulare
L’apprendimento fate scemare,

Voi, che durante la ricreazione
Ne combinate tante
senza nessuna autorizzazione,

Voi, che alla verifica programmata
Fate presto a darvi malati,

Voi, che durante la lezione
chiedete sempre del viaggio d’istruzione,

Voi che tra silenzi, pianti e sorrisi improvvisi
Riempite il nostro cuore e ci mettete in crisi,

Voi, adesso che utilizziamo le videolezioni
Non facciate i buontemponi,

Voi, che nelle vostre camerette
Reggete il colpo di questa stretta,

Voi, che dopo tutto questo,
ed anche altro da raccontare,
in questo momento in attesa di cambiare,
facciate lo sforzo di alleviare la solitudine
in piena rettitudine.
Un pensiero a voi vi giunga
con una canzone di speranza
Che ci tenga tutti in fratellanza e
Che il buon canzoniere Dalla scrisse con una certa levatura: FUTURA


La prof

IL BESTA NON SI FERMA - 5G LES featuring ELENA JENNIFER VERGANI, DOCENTE - Puntata n. 15



Ed anche la 5G della professoressa Elena Jennifer Vergani ci manda il suo contributo!!!! Complimenti Ragazze e Ragazzi!

IL BESTA NON SI FERMA - 1H LES featuring ELENA JENNIFER VERGANI, DOCENTE - Puntata n. 14




Cosa c'è di meglio di una palestra virtuale? Niente, soprattutto se a scandire il ritmo degli esercizi c'è il tuo docente di Scienze Motorie ad accompagnarti... Ed ecco l'esperienza della 1H LES capitanata dalla professoressa Elena Jennifer Vergani! Non ti viene voglia di far esercizi assieme ai tuoi compagni?



IL BESTA NON SI FERMA - 5F LES featuring STEFANO DEMASI, DOCENTE - Puntata n. 13

Cosa c'è di meglio di una palestra virtuale? Niente, soprattutto se a scandire il ritmo degli esercizi c'è il tuo docente di Scienze Motorie ad accompagnarti... Ed ecco l'esperienza della 5F LES capitanata dal prof. Stefano Demasi! Non ti viene voglia di far esercizi assieme ai tuoi compagni?

IL BESTA NON SI FERMA - LUCA RAIMONDI e LAKSHAN DE MEL, 4ASIA featuring NICOLETTA PRUDENTE, DOCENTE - Puntata n. 12

oggi vogliamo raccontarti qualche scena di vita vissuta... nel tempo delle aule virtuali che stai iniziando a conoscere, ecco quanto è successo oggi in 4ASia. Luca, un tuo compagno ha dato luogo ad una lezione particolarmente efficace, condividendo con la professoressa Nicoletta Prudente ed i suoi compagni, in video,  una mappa concettuale da lui realizzata.

Hai notato invece che bello sfondo ha scelto Lakshan? Te lo ricordi vero? Questa è davvero la più bella immagine da condividere!


domenica 29 marzo 2020

IL BESTA NON SI FERMA - 1I LES - Puntata n. 11


la scrivania di Anna Frank
ci scrive la professoressa Lucia Simone, raccontadoci una attività nelle sue classi:

  Ho raccontato brevemente la storia di Anna Frank con una foto emblematica: lei alla scrivania che studia.Ho mostrato la foto del mio tavolo di lavoro e ho chiesto di inviarmi la foto della loro scrivania quando sono al lavoro .
Ecco il risultato della 1I LES!











giovedì 26 marzo 2020

IL BESTA NON SI FERMA - RENATA COLLOSI, DOCENTE featuring ANNALISA RASCHELLÀ, DIRIGENTE SCOLASTICO - Puntata n. 10


Capita, eccome se capita!
 In questi giorni dove tutto quello che era normale, assodato e scontato non lo è più, capita che l'umore, le forze e l'entusiasmo lascino - anche solo per un momento - spazio allo sconforto ed alla rassegnazione. Poi, per fortuna, passa, ma è importante in questi momenti bui  dare libero sfogo a questi pensieri, che ci accomunano, tutti. 

La professoressa Renata Collosi, come uno degli scrittori che da sempre studia, scrive, riesce a mettere nero su bianco il suo disagio, e lo risolve condividendolo. Tra i destinatari delle sue parole anche il nostro Dirigente scolastico, che vuole dare traccia ai docenti, anzi! a tutta la comunità del Besta di queste parole cupe, intense ma anche molto vive, e le  allega ad una sua presentazione,  che invita tutti noi alla riflessione.  Leggiamola qui: "... E’ uno spaccato autentico della nostra ‘piccola’ trincea, per nulla paragonabile alla sofferenza e all’affanno di chi è negli ospedali, ma che rivendica in maniera credibile e disarmante il nostro diritto a esprimere la fatica di questo tempo, a manifestarne sensazioni di inadeguatezza di fronte alla responsabilità, oltre che di cittadini, di docenti e, naturalmente vale anche per me, di dirigente scolastico. Oggi il Besta è più che mai una “comunità solidale degli stati d’animo” e non si ferma perché la sua forza si origina anche dalle debolezze condivise.".

La redazione web del tuo blog ha l'autorizzazione di Entrambe a condividere qui questo messaggio, e siamo certi che ti ritroverai anche tu in queste parole. 

Avanti tutta, il Besta non si ferma! Anche grazie a Te...







Gentilissima Dirigente, gentili colleghe e colleghi, dei tre consigli di classe di cui faccio parte (IIIB-IVB-VBL),
Con la presente vorrei condividere con tutti voi le difficoltà connesse con la didattica a distanza che negli ultimi giorni ho sperimentato e che mi hanno messa in crisi non poco. 
Le difficoltà sono chiaramente note a tutti e tutti penso ci siamo adoperati per gestirle nel modo migliore, come quelle di adoperare nuovi strumenti didattici sulle nuove piattaforme, a loro volta spesso caratterizzate dalla instabilità della rete, per non parlare della limitatezza dello schermo che riduce inevitabilmente l'esperienza didattica nel suo valore complessivo.
Eppure fin qui tutto accettabile. Anzi, personalmente fin dall'inizio le lezioni in streaming, che diventavano l'occasione per restare agganciata alla relazione umana con gli studenti, sono state per me motivo di rinnovata fiducia, di responsabilità e di impegno, che mi hanno sostenuta durante la clausura domestica. 
Tutto bene, dicevo, finché non sono finiti i giga previsti dal mio contratto internet! Sì, perché il lunedì mattina, a due ore dalla ripresa delle lezioni, si può scoprire anche questo. E all'improvviso si viene risucchiati come da un buco nero, perché la difficoltà per mettersi in contatto con i propri gestori telefonici in un momento come questo, in cui il personale dei call center è stato ridotto all'osso, è pressoché impossibile, per cui ho dovuto annullare le lezioni e ho trascorso una giornata intera cercando di mettermi in contatto con qualche operatore con l'intento di implementare il mio abbonamento, impresa risultata fallimentare perché nessuno ha mai risposto alle mie telefonate. Finché non mi sono decisa a fare affidamento, solo nel tardo pomeriggio, ad un vicino di casa, il quale con grande gentilezza mi ha concesso la condivisione della sua rete WiFi, già perché per fortuna, laddove non arrivi la rete internet arrivano le reti umane. Grande entusiasmo, ma ahimè oggi anche questa soluzione si è rivelata insufficiente, in quanto la connessione era instabile e rendeva impossibile praticare le lezioni. 
Mi sono comunque rimboccata le maniche e ho cercato altre soluzioni come le videoregistrazioni, o registrazioni audio a supporto delle attività e degli argomenti assegnati, inviate via email, ma anche in questo caso a volte i ragazzi facevano fatica ad aprire questo o quell'allegato, perché non compatibili con le applicazioni dei loro dispositivi. Quindi altre registrazioni con altre applicazioni e così via, ma il tempo, ahimè sembra sprecato in pratiche che svuotano anziché riempire e dare senso a quello che facciamo.
Queste mie parole dunque vorrebbero essere non uno sfogo fine a se stesso, ma una presa d'atto delle difficoltà che vivono non solo alcuni dei nostri studenti, ma anche alcuni docenti, nonché una riflessione su come arginare concretamente tale disagio. Giacché ciascuno di noi dispone nelle proprie case di strumenti e di connessione ad internet in rapporto alle proprie necessità, sicché i miei 70 giga sono sempre stati più che sufficienti per l'uso che ho sempre fatto della rete, eppure in poche settimane, in ore e ore di collegamenti e videolezioni quei giga sono andati tutti esauriti. Quindi io credo che occorra trovare delle soluzioni affinché i docenti possano essere messi nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro con serenità, disponendo di ciò che è indispensabile, ovvero una rete illimitata. 
Peraltro ieri avevo cercato di collegarmi a quel link, che Lei, Dirigente, ci aveva inviato alcuni giorni fa per la richiesta di giga per i nostri studenti, per capire se fossero previsti anche per i docenti. Ma anche in questo caso temo che si tratti di un accattivante slogan lanciato dalla Ministra che nei fatti concreti risulta aleatorio e impraticabile, in quanto dovrebbero essere le compagnie telefoniche a fare delle richieste agli utenti (?!?), eppure a me gli operatori neanche rispondono!
Vi chiedo scusa se mi sono dilungata con il mio racconto, con uno stile un pochino vivace, ma vi assicuro, Gentile Dirigente e cari colleghi, che questi episodi hanno costituito e costituiscono per me motivo di enorme disagio, in quanto mi sono sentita inadeguata a gestire da sola queste difficoltà di carattere tecnico. Io credo che i docenti in massima parte stiano sostenendo un grosso sforzo per portare avanti il proprio lavoro, con grande senso di responsabilità e professionalità, d'altra parte non si può, credo, far ricadere tutta la gestione della didattica a distanza sulle loro forze e sui loro mezzi. 
Da parte mia continuerò a mettere in campo risorse fantasiose nei prossimi giorni, in attesa che venga rinnovata, ormai la prossima settimana, la ricarica mensile dei giga, ma conto di ricevere qualche indicazione in più su come procedere.

Augurandomi che stiate tutti bene e che stiate sostenendo con spirito positivo questo tempo così gravoso, vi saluto cordialmente. 

















mercoledì 25 marzo 2020

IL BESTA NON SI FERMA - ANGELA DORA MANGANO, DOCENTE - Puntata n. 9

Ed il Dantedei, o Danteday che dir si voglia, arriva anche al Besta in questi giorni pesanti... Ci pensa la professoressa Angela Dora Mangano, che sfila da un cassetto un documento prezioso: la traduzione in dialetto calabrese della Divina Commedia, ad opera di un suo trisavolo poeta scrittore. Interessantissime le note della Professoressa su questo lavoro importante e che gentilmente ha reso disponibile a tutti noi. Certamente tu ed i tuoi compagni calabresi potete mostrarlo alle vostre Famiglie di origine: successone assicurato! Buona lettura!


sabato 21 marzo 2020

IL BESTA NON SI FERMA - ROOA AL NASEEF, 1 B ITE - featuring DANIELE AMOROSO, DOCENTE - Puntata n. 8

fonte: Asia News via web

Ci sono dei tuoi compagni che - purtroppo! - la guerra che si studia sui libri di storia, l'hanno vista con i propri occhi, hanno vissuto ogni giorno come se si fossero trovati dentro una edizione del telegiornale, una edizione che non finisce però, e continua anche dopo la pubblicità. Anche dopo il film in prima serata. Sembra non avere mai fine. Non ha mai fine. 

Una tua compagna, arrivata quest'anno in prima all'istituto tecnico, ha raccontato qualcosa della sua nazione di origine, la Siria, ma sempre e solo con quel mezzo sorriso amaro  di chi cerca di spiegare una cosa che gli altri non posso capire. Sì, in classe, un docente per parlare della Siria ha raccontato a Lei e soprattutto ai suoi compagni la storia di Ahmad Joudeh, diventato famoso in Italia ed in Europa  per la sua storia di profugo migrante, ed ancor di più dopo l'incontro con Roberto Bolle e Sting . Non è la stessa cosa però... Lei abbassa lo sguardo, e tace.

Il prof. Daniele Amoroso capisce che è importante, soprattutto per lei, farle raccontare la sua storia. La invita a farlo, più volte, senza forzare la sua sensibilità di fronte a questo macigno sul cuore. Ogni tanto, glielo ricorda, ma tutto finisce lì. Poi arriva la sospensione, l'incertezza, la paura, la speranza e l'incubo che tutti noi vediamo intorno a noi. 

Uno di questi giorni bui, però, lo smartphone del prof. suona, e lui legge, incredulo, la storia che la tua compagna, sì, Lei (magari proprio  in questo momento di segregazione che forse le ricorda - magari in parte - quanto ha vissuto a casa),  ha scritto tutto di un fiato. 

La redazione del blog ne viene informata, e le chiede il permesso di poterla pubblicare. Lei indugia in un primo momento, teme e sa di non essere ancora fortissima in italiano, ma qui nessuno si permette lontamente di correggere i pochi errori... Siamo in una scuola e tutti noi sappiamo proprio che solo gli errori ci permettono di capire come non commetterne più.

Sì, questa presentazione è troppo lunga, ma questa storia non può essere ridotta solo a due parole, perché contiene tanta speranza ed anche perché, questa tua compagna ha trovato al Besta una classe, spesso rumorosa e vivace, sulla quale però scende un rispettoso ed accogliente silenzio, quando lei parla. E quando, Lei, scrive.


06 maggio 2016
Verso le 16:30 del pomeriggio atterra un aereo a Milano all'aeroporto di malapensa.
Dentro quest'aerio c'erano tante persone ma in particolare c'era una famiglia composta da 10 persone una famiglia che era scappata dal suo paese per causa della guerra... scappata dalla paura di morire di perdere qualche figlio o qualcuno della famiglia...
Immigrata in un paese diversissimo dal suo paese d'origine.
Immigrata in un paese dove la cultura, la lingua e la religione e proprio il contrario dal paese da cui proveniva questa famiglia.
immigrata in un paese dove dovrebbe cominciare tutto da zero....
Esce questa famiglia dall'aeroporto con un sacco di valige in mano e trovano delle persone con della cartelline in mano su queste cartelline c'era scritto il cognome di questa famiglia.
Queste persone erano gli educatori della famiglia...
Gli salutano gli dicono ' benvenuti nel vostro nuovo paese' e gli prendono le valige ... Salgono tutti in macchina e vanno verso la loro nuova casa che è un centro di accoglienza per i rifugiati.... Arrivano e trovano un mediatore con degli altri educatori che li stavano aspettando davanti al cancello... scendono tutti dalla macchina viene il mediatore e gli disse io sono il vostro mediatore.... Adesso voi grandi venite con noi in ufficio e vi spieghiamo tutto invece i 4 bambini vanno con quella ragazza là che gli porterà a mangiare poi gli farà un giretto per farli vedere la loro nuova casa... Dopo circa 3 ore dopo averli spiegato tutto salgono nelle loro camere per sistemare le valige.
Il giorno dopo verso le 8:30 del mattino qualcuno bussa alla porta dicendo 'dai alzatevi e ora di andare a far colazione'.
Scendono in cucina e trovano un sacco di gente che venivano da tanti paesi diversi.
Mangiano e poi risalgono nelle loro stanze.. Il padre disse alla madre e ai figli venite tutti nella stanza grande che dobbiamo parlare, il padre cominciò a parlare e a spiegare un può di dettagli.
Dopo 6 mesi i genitori non parlavano ancora la lingua... I figli invece hanno cominciato a parlare ma poco proprio poco però c'era una "ragazzina" della famiglia che aveva 11 anni che ha imparato quasi perfettamente la lingua.
A settembre i figli dovevano cominciare ad andare a scuola, erano tutti agitati... Soprattutto la ragazzina di 11 anni era agitatissima aveva una paura immaginabile perché questa ragazzina nonera mai andata a scuola nella sua vita mai.
non sapeva leggere, scrivere non sapeva niente. sapeva solo
 parlare e non tanto bene.
12 settembre 2016 la ragazzina Entra in classe con un mal di pancia fortissimo e tutta sudata e stava pure tremando.
Si presentano tutti poi arriva il suo turno si alza in piedi si presenta poi all'improvviso sente una voce che veniva da dietro era una voce di una ragazzina che disse ''ahaha che sfigata vieni dalla Siria da quel paese di guerra! Quindi sei una scappata di guerra? ''
Quel momento non riuscirò mai ad esprimere come mi sono sentita che dolore ho provato. Ehh già dal primo giorno di scuola viene "presa in giro".
E in tutto l'anno della sua prima media veniva spesso presa in giro dai suoi compagni....
"ahaha non sai scrivere... " "non sai leggere...."  "non sai le tabelline...."  "non sai niente brutta..." "sei bassa..."  "sei grassa..." "sei scappata dal tuo paese...". 
fino alla sua terza media parole forti usate con tanta leggerezza da persone incuranti dei sentimenti. Incuranti dalla tempesta che nel suo animo andava esplodendo.
Le lacrime si trattenevano, lo stomaco le si strengeva...
Ad un certo punto questa ragazzina si comincia a tagliare perché si è stancata non c'è la faceva più. perché non aveva nessuno a cui raccontare cosa gli stava succedendo a scuola, con cui sfogarsi.
non voleva raccontare ai suoi genitori perché avevano già tanti altri problemi....
La ragazzina ha cominciato ad avere problemi con sé stessa si è cominciato ad odiare,
sì odiare se stessa...
si guardava allo specchio e cominciò a dire "perché sono fatta così?.... Perché doveva capitare proprio a me di non andare a scuola, di scapare dal mio paese, di andare in un paese dove vengo chiamata 'scappata di guerra' dai miei compagni.
Però nonostante tutto questa ragazzina non ha mai smesso di imparare ogni volta che si sentiva giù e che non c'è la faceva più diceva "no, io devo essere forte dovo andare avanti non mi posso fermare ora dopo tutti gli Ostacoli che ho attraversato, devo essere forte per la mia famiglia e soprattutto per me....".
Dopo 3 anni faticosi e dolorsi e dopo aver superato l'esame di terza media che tutti gli dicevano "non c'è la farai mai..." "non lo passerai mai..."  è addirittura i professori non glielo volevano far fare perché gli dicevano "tanto non lo supererai  perché è troppo difficile per una come te" però lei alla fine lo ha superato ed e uscita con 8 e tutti erano sorpresi dal fatto che questa ragazzina c'è l'ha veramente fatta.
Estate 2019 cambia tutto, non sa che succede, si sento appena nata, nuova, forte, pronta a cominciare la prima superiore senza Paura, si sento ADATTA, adatta agli altri calcolata, rispettata.
Le prese in giro che sentiva l'anno precedente non rimbombano più nella sua mente, non sente strane battutine o quant'altro si sente libera, sta imparando sempre più cose sta crescendo sempre con più cose e anzi adesso "ringrazia" il suo passato perché lo ha insegnato ad essere forte. 
adesso questa famiglia si è abituato alla nuova vita ha imparato la lingua I genitori hanno cominciato a lavorare i figli tutti studiando ognuno frequenta la scuola che gli piace, hanno fatto tutti amicizie, hanno conosciuto gente nuova e si sono abituati a tutto adesso si sentono come se fossero al loro paese.

IL BESTA NON SI FERMA - 2 I LES - Puntata n. 7

ed ecco anche i compagni della 2 I LES si sono cimentati - sempre con la supervisione della prof.ssa Lucia Simone - nella composizione di alcuni versi sul momento buio che stiamo vivendo.

Buona Lettura!















IL BESTA NON SI FERMA - CRISTINA GALLO, GENITORE - Puntata n. 6

Che meraviglia quando un Genitore legge il blog della scuola di suo figlio e decide di condividere una citazione, uno spunto di rilfessione in questi giorni bui. Per una redazione questo è il regalo migliore, perché ci dice che questo piccolo blog, che davvero non ha nessuna pretesa, è riuscito a creare una piccola comunità, viva e vivace, ed in fondo, quello dei piccoli progetti che diventano grandi, di giovani studenti che diventano adulti responsabili, in fondo è proprio la prima caratteristica della nostra scuola. Grazie Signora Cristina per il Suo contributo, Lei è la prima, e speriamo che presto altri Genitori "del Besta" vogliano seguire il Suo esempio!





venerdì 20 marzo 2020

IL BESTA NON SI FERMA - ROSSANA GIORNO, DOCENTE - Puntata n. 5


Delicato e garbato come un Haiku giapponese, arriva ora alla redazione web il pensiero della professoressa Rossana Giorno, del dipartimento di francese per il corso E LES, volto noto e caro a tutti gli studenti Neo Arrivati in Italia, che con Lei iniziano il loro percorso di italianizzazione.

Si parla ancora del nostro amato ciliegio, leggiamo un po'...



DISPETTUCCI

Ho confrontato la foto del ciliegio di quest’anno con quella che avevo scattato l’anno scorso e ..... si, non era affatto un’impressione: quest’anno LUI è più rigoglioso del solito. Di un rosa ancora più acceso, così carico di fiori che si piega sotto il suo stesso peso quasi a volerci dire: «ma dove siete? mi avete abbandonato? perché questo silenzio? non c’è anima viva che passi a guardarmi, niente più commenti lusinghieri. Bene, allora io questa primavera sarò più bello che mai e non per voi; e quando tornerete mi troverete come mi avete lasciato il 21 febbraio: spoglio ».

LUI, poverino, non sa ciò che sta accadendo, non dice certe cose per cattiveria, sta seguendo solo la sua natura: è primavera e se la spassa al tepore del sole perché purtroppo la sua bellezza è destinata a durare poco. Ma l’anno prossimo il miracolo si ripeterà e noi saremo tutti lì, come sempre, a fargli compagnia e ad ammirarlo.

IL BESTA NON SI FERMA - BEATRICE SALA, EX-ALLIEVA - Puntata n. 4

A volte ritornano... O meglio, a volte continuano a leggere il nostro blog! Ed è proprio così che Beatrice Sala, della 5D TUR 2018/2019, innamorata della sua Toscana e di Castagneto Carducci,  un esame di maturità brillantissimo dopo il primo momento di panico (per esser stata estratta come prima candidata all'orale!), ha letto il post del Professor Sebastiano Casto, e ha lasciato il suo commento. Grazie Bea, ti aspettiamo non appena sarà possibile!

Bellissime parole, io sono completamente d’accordo. Quando tornerà tutto alla normalità non dobbiamo dimenticarci della consapevolezza che ora stiamo apprendendo di quanto possiamo essere egoisti alle volte, danneggiando chi ci circonda ma soprattutto danneggiando un ecosistema formidabile.
Ma credo anche che questo periodo di isolamento possa aiutarci ad imparare a stare da soli con noi stessi, con le nostre perplessità, le nostre debolezze, forze e paure che spesso siamo incapaci di ascoltare ma che ci rendono ciò che siamo perché è solo così che possiamo rimediare ai nostri errori.

giovedì 19 marzo 2020

IL BESTA NON SI FERMA - SEBASTIANO CASTO, DOCENTE - Puntata n. 3

Ecco il primo docente che condivide con te ed i tuoi compagni le sue emozioni di questi giorni. Il prof. Sebastiano Casto, docente di scienze umane presso il nostro LES, e che da sempre affianca la 1B ITE, ha fatto arrivare alla redazione web grazie all'indirizzo mail ilbestanonsiferma@gmail.com , un suo testo, breve e prezioso, che ha scritto nei giorni scorsi, prima dell'avvio di questi post, e lo ringraziamo molto per aver voluto condividerlo con noi tutti.




BOH 
Guardando fuori dalla finestra, in questi giorni interminabili, tutto appare “surreale”. È questo l’aggettivo che utilizzo più spesso e che mi sembra più consono per descrivere il momento che stiamo vivendo. È come se fossimo stati catapultati, involontariamente, in un infinito presente. Il tempo si è fermato e l’unica cosa che possiamo fare è continuare a vivere guardando al futuro. Vorrei approfittare di questo stop forzato della realtà per riflettere meglio su noi stessi e su quello che questa situazione può lasciarci. È innegabile che tutto questo lascerà delle tracce dentro noi stessi, che cambierà in qualche modo quello che siamo e quello che pensiamo.
Allora mi viene da chiedermi spontaneamente: cosa può insegnarci questo momento? Quale importante lezione possiamo ricavare dal covid19? Siamo obbligati a fare tutto il contrario di quello che ci hanno sempreinsegnato, ovvero stare lontani dagli altri esseri umani, mantenere una distanza di sicurezza per non contagiare ed essere contagiati. Quello che auguro a me stesso e a tutti è che questo momento difficile ci insegni che ledistanze non sempre sono positive. Non parlo solamente di distanze fisiche, ma di distanze spirituali. Perchénon siamo fatti solo di un corpo, di un organismo vulnerabile che può essere aggredito da un virus, ma siamo molto di più in quanto esseri umani. Siamo fatti di un’anima ed è proprio questa che ci mette in contatto con gli altri esseri umani, che ci fa capire che non siamo soli, che non dobbiamo isolarci o isolare gli altri esseri umani, a prescindere dalle differenze che ognuno di noi, inevitabilmente, porta dentro di sé. Abbiamo bisogno degli altri per vivere, per crescere, per essere noi stessi, per realizzare la parte migliore di noi e, purtroppo, a volte anche quella peggiore. Se c’è una lezione che sto imparando in questo “infinito presente” è che, una volta tornato tutta alla normalità, non voglio dimenticare il mio stato d’animo in questi giorni, non voglio dimenticare la mia natura di essere umano, non voglio dimenticare tutto ciò che mi rende unico e irripetibile.
Proprio per questo motivo non voglio mantenere le distanze dagli altri, non solo fisicamente. Quando questo maledetto virus verrà sconfitto e la realtà tornerà ad essere reale, non surreale, voglio che i nostri corpi e le nostre anime si avvicinino perché siamo tutti uguali, siamo tutti esseri umani, siamo tutti fragili e vulnerabili e non possiamo permetterci di commettere ancora gli stessi errori del passato.

IL BESTA NON SI FERMA - GIADA BATTISTA 4E LES - Puntata n. 2

La sua classe avrebbe realizzato il tanto atteso viaggio di istruzione a Madrid, se non ci fosse stata la
sospensione delle attività. La  professoressa Lidia Bruno, stava proprio affrontando l'approfondimento  della Critica della ragion Pratica di Kant, la riflessione sulla morale e sul dovere. 

Di fronte alla riflessione sulla possibilità di realizzare domani un mondo migliore, per delle nuove generazioni "migliori di noi", nasce in tutta la sua sensibile spontaneità la riflessione della tua compagna Giada Battista, 4E LES, che ci offre una istantanea forte, a tratti implacabile, ma ricca di speranza  per il ritorno alla vita.


RIFLESSIONE SULLA SITUAZIONE COVID-19

Sono tempi molto difficili per la nostra cara Italia, soprattutto per noi giovani che esperienze di questo tipo non le abbiamo mai provate, ci sembra quasi di essere protagonisti di un film di fantascienza, è così surreale dover restare nelle nostre case per un periodo che molto probabilmente andrà a prolungarsi date le conseguenze che questo virus bastardo sta portando con sè, pensare che fino a qualche settimana fa ci trovavamo al bar con amici e parenti chiacchierando ignari di tutto ciò. Solo adesso che il virus è riuscito a manifestarsi in una maniera così rilevante ci rendiamo conto della gravità della situazione, vengono poste delle regole che il cittadino, appartenente ad un'immensa società, deve seguire, ma lo fa non perchè altrimenti sarebbe soggetto a delle sanzioni, non lo fa per lui come singolo, lo fa anche e soprattutto per gli altri, non è più un "io ho paura del contagio", "ho paura di morire", "io me ne frego", ma sono io che preservo l'altro, che mi tengo a distanza per te, mi lavo le mani per te, per te che sei un anziano fragile, per te che stai lottando contro altre patolgie e non so se potresti lottare anche per questo. E' in situazioni come queste che l'uomo deve mattere da parte il suo egoismo , e far sì che il lui prevalga un dovere morale, ancora più importante di un dovere dettato da una legge, proprio come disse il filosofo Kant, la legge morale ha la forma del comando perchè deve contrastare e superare la sensibilità e gli impulsi. Il problema però è che non tutti hanno appreso quanto detto, e nei giorni precedenti abbiamo visto come migliaia di italiani,soprattutto quelli del nord, abbiano avuto la stupida idea di scappare, di rifiugiarsi da qualche parente al sud ad esempio, dove ancora il virus non si era manifestato, intere famiglie che si affollavano nelle stazioni per poter prendere quel treno e andare via per paura di essere contagiati, senza pensare che forse sarebbe stato proprio in quel momento che il virus li avrebbe colpiti, e così facendo l'Italia è totalmente diventata una zona rossa, ovvero un luogo ad alto rischio di contagio.
E' davvero frustante sentire delle centinaia di persone che muoiono tutti i giorni, ma lo è ancora di più pensare che se tutti avessero seguito le giuste indicazioni, se si fossero presi prima certi provvedimenti, tutto ciò non accadrebbe, o almeno, non in questo modo. Ritengo che oltre al virus stesso, i principali responsabili siamo noi cittadini, noi che spesso non pensiamo alle conseguenze che una semplice passeggiata al parco in questo momento potrebbe portare con sè. Dobbiamo imparare a capire che si tratta di una sfida contro le nostre abitudini e contro un virus che non può essere comandato, perchè non decide lui chi sarà la vittima oggi, ma siamo noi che decidiamo che la vittima non ci sarà. Dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere e di pensare , prendiamola come una gara a chi è più solidale con l'altro perchè solo così l'Italia potrà riprendere a vivere.

IL BESTA NON SI FERMA - 2H LES - Puntata n. 1

Ecco il primo risultato, che emozione! La prof.ssa Lucia Simone ha proposto agli Studenti della 2H di cimentarsi a scrivere alcuni versi. Quali sono i tuoi preferiti? Sì, sono davvero delle riflessioni intime e molto, molto profonde.            Buona lettura nel tempo sospeso!