Capita, eccome se capita!
In questi giorni dove tutto quello che era normale, assodato e scontato non lo è più, capita che l'umore, le forze e l'entusiasmo lascino - anche solo per un momento - spazio allo sconforto ed alla rassegnazione. Poi, per fortuna, passa, ma è importante in questi momenti bui dare libero sfogo a questi pensieri, che ci accomunano, tutti.
La professoressa Renata Collosi, come uno degli scrittori che da sempre studia, scrive, riesce a mettere nero su bianco il suo disagio, e lo risolve condividendolo. Tra i destinatari delle sue parole anche il nostro Dirigente scolastico, che vuole dare traccia ai docenti, anzi! a tutta la comunità del Besta di queste parole cupe, intense ma anche molto vive, e le allega ad una sua presentazione, che invita tutti noi alla riflessione. Leggiamola qui: "... E’ uno spaccato autentico della nostra ‘piccola’ trincea, per nulla paragonabile alla sofferenza e all’affanno di chi è negli ospedali, ma che rivendica in maniera credibile e disarmante il nostro diritto a esprimere la fatica di questo tempo, a manifestarne sensazioni di inadeguatezza di fronte alla responsabilità, oltre che di cittadini, di docenti e, naturalmente vale anche per me, di dirigente scolastico. Oggi il Besta è più che mai una “comunità solidale degli stati d’animo” e non si ferma perché la sua forza si origina anche dalle debolezze condivise.".
La redazione web del tuo blog ha l'autorizzazione di Entrambe a condividere qui questo messaggio, e siamo certi che ti ritroverai anche tu in queste parole.
Avanti tutta, il Besta non si ferma! Anche grazie a Te...
Gentilissima Dirigente, gentili colleghe e colleghi, dei tre consigli di classe di cui faccio parte (IIIB-IVB-VBL),
Con la presente vorrei condividere con tutti voi le difficoltà connesse con la didattica a distanza che negli ultimi giorni ho sperimentato e che mi hanno messa in crisi non poco.Le difficoltà sono chiaramente note a tutti e tutti penso ci siamo adoperati per gestirle nel modo migliore, come quelle di adoperare nuovi strumenti didattici sulle nuove piattaforme, a loro volta spesso caratterizzate dalla instabilità della rete, per non parlare della limitatezza dello schermo che riduce inevitabilmente l'esperienza didattica nel suo valore complessivo.
Eppure fin qui tutto accettabile. Anzi, personalmente fin dall'inizio le lezioni in streaming, che diventavano l'occasione per restare agganciata alla relazione umana con gli studenti, sono state per me motivo di rinnovata fiducia, di responsabilità e di impegno, che mi hanno sostenuta durante la clausura domestica.Tutto bene, dicevo, finché non sono finiti i giga previsti dal mio contratto internet! Sì, perché il lunedì mattina, a due ore dalla ripresa delle lezioni, si può scoprire anche questo. E all'improvviso si viene risucchiati come da un buco nero, perché la difficoltà per mettersi in contatto con i propri gestori telefonici in un momento come questo, in cui il personale dei call center è stato ridotto all'osso, è pressoché impossibile, per cui ho dovuto annullare le lezioni e ho trascorso una giornata intera cercando di mettermi in contatto con qualche operatore con l'intento di implementare il mio abbonamento, impresa risultata fallimentare perché nessuno ha mai risposto alle mie telefonate. Finché non mi sono decisa a fare affidamento, solo nel tardo pomeriggio, ad un vicino di casa, il quale con grande gentilezza mi ha concesso la condivisione della sua rete WiFi, già perché per fortuna, laddove non arrivi la rete internet arrivano le reti umane. Grande entusiasmo, ma ahimè oggi anche questa soluzione si è rivelata insufficiente, in quanto la connessione era instabile e rendeva impossibile praticare le lezioni.Mi sono comunque rimboccata le maniche e ho cercato altre soluzioni come le videoregistrazioni, o registrazioni audio a supporto delle attività e degli argomenti assegnati, inviate via email, ma anche in questo caso a volte i ragazzi facevano fatica ad aprire questo o quell'allegato, perché non compatibili con le applicazioni dei loro dispositivi. Quindi altre registrazioni con altre applicazioni e così via, ma il tempo, ahimè sembra sprecato in pratiche che svuotano anziché riempire e dare senso a quello che facciamo.Queste mie parole dunque vorrebbero essere non uno sfogo fine a se stesso, ma una presa d'atto delle difficoltà che vivono non solo alcuni dei nostri studenti, ma anche alcuni docenti, nonché una riflessione su come arginare concretamente tale disagio. Giacché ciascuno di noi dispone nelle proprie case di strumenti e di connessione ad internet in rapporto alle proprie necessità, sicché i miei 70 giga sono sempre stati più che sufficienti per l'uso che ho sempre fatto della rete, eppure in poche settimane, in ore e ore di collegamenti e videolezioni quei giga sono andati tutti esauriti. Quindi io credo che occorra trovare delle soluzioni affinché i docenti possano essere messi nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro con serenità, disponendo di ciò che è indispensabile, ovvero una rete illimitata.Peraltro ieri avevo cercato di collegarmi a quel link, che Lei, Dirigente, ci aveva inviato alcuni giorni fa per la richiesta di giga per i nostri studenti, per capire se fossero previsti anche per i docenti. Ma anche in questo caso temo che si tratti di un accattivante slogan lanciato dalla Ministra che nei fatti concreti risulta aleatorio e impraticabile, in quanto dovrebbero essere le compagnie telefoniche a fare delle richieste agli utenti (?!?), eppure a me gli operatori neanche rispondono!Da parte mia continuerò a mettere in campo risorse fantasiose nei prossimi giorni, in attesa che venga rinnovata, ormai la prossima settimana, la ricarica mensile dei giga, ma conto di ricevere qualche indicazione in più su come procedere.
Vi chiedo scusa se mi sono dilungata con il mio racconto, con uno stile un pochino vivace, ma vi assicuro, Gentile Dirigente e cari colleghi, che questi episodi hanno costituito e costituiscono per me motivo di enorme disagio, in quanto mi sono sentita inadeguata a gestire da sola queste difficoltà di carattere tecnico. Io credo che i docenti in massima parte stiano sostenendo un grosso sforzo per portare avanti il proprio lavoro, con grande senso di responsabilità e professionalità, d'altra parte non si può, credo, far ricadere tutta la gestione della didattica a distanza sulle loro forze e sui loro mezzi.
Augurandomi che stiate tutti bene e che stiate sostenendo con spirito positivo questo tempo così gravoso, vi saluto cordialmente.
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