giovedì 19 marzo 2020

IL BESTA NON SI FERMA - GIADA BATTISTA 4E LES - Puntata n. 2

La sua classe avrebbe realizzato il tanto atteso viaggio di istruzione a Madrid, se non ci fosse stata la
sospensione delle attività. La  professoressa Lidia Bruno, stava proprio affrontando l'approfondimento  della Critica della ragion Pratica di Kant, la riflessione sulla morale e sul dovere. 

Di fronte alla riflessione sulla possibilità di realizzare domani un mondo migliore, per delle nuove generazioni "migliori di noi", nasce in tutta la sua sensibile spontaneità la riflessione della tua compagna Giada Battista, 4E LES, che ci offre una istantanea forte, a tratti implacabile, ma ricca di speranza  per il ritorno alla vita.


RIFLESSIONE SULLA SITUAZIONE COVID-19

Sono tempi molto difficili per la nostra cara Italia, soprattutto per noi giovani che esperienze di questo tipo non le abbiamo mai provate, ci sembra quasi di essere protagonisti di un film di fantascienza, è così surreale dover restare nelle nostre case per un periodo che molto probabilmente andrà a prolungarsi date le conseguenze che questo virus bastardo sta portando con sè, pensare che fino a qualche settimana fa ci trovavamo al bar con amici e parenti chiacchierando ignari di tutto ciò. Solo adesso che il virus è riuscito a manifestarsi in una maniera così rilevante ci rendiamo conto della gravità della situazione, vengono poste delle regole che il cittadino, appartenente ad un'immensa società, deve seguire, ma lo fa non perchè altrimenti sarebbe soggetto a delle sanzioni, non lo fa per lui come singolo, lo fa anche e soprattutto per gli altri, non è più un "io ho paura del contagio", "ho paura di morire", "io me ne frego", ma sono io che preservo l'altro, che mi tengo a distanza per te, mi lavo le mani per te, per te che sei un anziano fragile, per te che stai lottando contro altre patolgie e non so se potresti lottare anche per questo. E' in situazioni come queste che l'uomo deve mattere da parte il suo egoismo , e far sì che il lui prevalga un dovere morale, ancora più importante di un dovere dettato da una legge, proprio come disse il filosofo Kant, la legge morale ha la forma del comando perchè deve contrastare e superare la sensibilità e gli impulsi. Il problema però è che non tutti hanno appreso quanto detto, e nei giorni precedenti abbiamo visto come migliaia di italiani,soprattutto quelli del nord, abbiano avuto la stupida idea di scappare, di rifiugiarsi da qualche parente al sud ad esempio, dove ancora il virus non si era manifestato, intere famiglie che si affollavano nelle stazioni per poter prendere quel treno e andare via per paura di essere contagiati, senza pensare che forse sarebbe stato proprio in quel momento che il virus li avrebbe colpiti, e così facendo l'Italia è totalmente diventata una zona rossa, ovvero un luogo ad alto rischio di contagio.
E' davvero frustante sentire delle centinaia di persone che muoiono tutti i giorni, ma lo è ancora di più pensare che se tutti avessero seguito le giuste indicazioni, se si fossero presi prima certi provvedimenti, tutto ciò non accadrebbe, o almeno, non in questo modo. Ritengo che oltre al virus stesso, i principali responsabili siamo noi cittadini, noi che spesso non pensiamo alle conseguenze che una semplice passeggiata al parco in questo momento potrebbe portare con sè. Dobbiamo imparare a capire che si tratta di una sfida contro le nostre abitudini e contro un virus che non può essere comandato, perchè non decide lui chi sarà la vittima oggi, ma siamo noi che decidiamo che la vittima non ci sarà. Dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere e di pensare , prendiamola come una gara a chi è più solidale con l'altro perchè solo così l'Italia potrà riprendere a vivere.

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