Non conosci l'Hackathon? Scoprilo in diretta dalle parole della professoressa Angela Dora Mangano e del professor Giuseppe Sarno!
SOCIAL INNOVATION CAMPUS – 4F LESIl 5-6 febbraio presso MIND Milano Innovation District si è tenuto il Social Innovation Campus: ilprimo Campus italiano sull’Innovazione sociale dedicato, nella sua prima edizione, al tema “Shared City _dal gioco alla realtà". Un evento internazionale per coinvolgere i giovani e le nuove generazioni di cooperatori in momenti di confronto, di sperimentazione e di gioco sui temi dell’Innovazione e dell’Impatto sociale e ambientale applicati al vivere nelle nostre città. Questo Campus è promosso - in partnership con Arexpo, Lendlease e Istituto Ortopedico Galeazzi - dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza.
A questo evento ha partecipato la classe 4F del LES, accompagnata dai proff. Mangano e Sarno. La scelta di partecipare è stata dettata dall’opportunità di offrire agli studenti una esperienza molto particolare, che li aprisse verso l’approfondimento della cooperazione, condivisione, collaborazione, e aprirsi alla co-progettazione e alla creazione di soluzioni innovative per dar vita ad un progetto sui temi della sostenibilità eambiente. L’evento è stato organizzato nella modalità dell' ’Hackathon.
Che cos’è l’Hackathon?
L’Innovazione industriale nell’8oo e nel ‘900 faceva rima con le parole come segreto, chiusura e isolamento, oggi invece si parla di Open Innovation ribaltando completamente la logica con cui si faceva ricerca industriale. Infatti il segreto industriale era una questione culturale e sistemica; ad esempio si fa riferimento al NDA( Non-Disclosure Agreement) acronimo che in italiano corrisponde ad ‘accordo di non divulgazione’ e che obbliga chiunque collabori ad un progetto industriale di ricerca e sviluppo a non divulgare informazioni all’esterno, pena ripercussioni legali. Oggi, pur in una complessità di cui si deve tener conto, tale paradigma si sta modificando all’interno dell’Industry 4.0. Ci si sta rivolgendo, infatti, ad una innovazione che si apre e diventa inclusiva, si aprono processi, cadono segreti e muri. Le aziende più all’avanguardia organizzano e promuovono sempre più contest e call for ideas.L’Hackathon, dunque, è uno degli strumenti principali di questo mondo proiettato all’innovazione e alla ricerca. Durante questi eventi, più soggetti, dai manager, creativi, sviluppatori etc. si sfidano in una gara di innovazione su prodotti e servizi. In due giorni di creatività non stop (non ci si ferma nemmeno a dormire!) i partecipanti pervengono, con le loro idee, alla creazione di un prototipo di progetto rispondente alle richieste e agli obiettivi dati.L’obiettivo del nostro Hackathon era creare un progetto legato all’idea di nuova città del futuro o servizi che prevedesse l’interdipendenza di 4 temi: la mobilità sostenibile, luoghi della cultura, smart community, acqua e ambiente. La stesura del progetto prevedeva poi la creazione di una serie di documenti/prodotti.Pertanto, i nostri ragazzi sono stati catapultati in una realtà fisica (in un’ area chiusa per due giorni) e in una realtà creativa, il cui impegno mentale e di concentrazione era fuori dalle loro abitudini. I nostri protagonisti si sono, inoltre, dovuti ‘scontrare’ con le competenze di altre 9 scuole provenienti per lo più da indirizzi tecnico/industriali/elettronici (infatti eravamo l’unica classe di Liceo) .L’impatto con le richieste ha creato inizialmente disorientamento, considerato che gli studenti non hanno mai avuto l’opportunità di misurarsi in questo tipo di lavoro. Ma dopo le iniziali paure, perplessità e dubbi, il lavoro, suddiviso in gruppi di compiti di realtà, ha preso il via. Alla conclusione dei lavori, i ragazzi hanno dovuto assemblare il materiale e presentarlo ad una commissione, che ne avrebbe fornito una valutazione finale in gara con i lavori delle altre scuole. Il compito di noi docenti è stato di coordinamento delle attività, di contenimento dei momenti di scoraggiamento, di sostegno sulle loro incertezze e conoscenze e di far emergere il più possibile le competenze di tutti nelle aree di lavoro interessate. Riconosciamo che non è stato sempre facile e anche per noi l’esperienza è stata stancante, ma unica.
Ecco il comunicato stampa: Culture On Road un’idea, un’opportunità. C.O.R è una cooperativa sociale che ha realizzato un progetto pensato per coloro che vogliono conoscere nuove realtà culturali, ma sono impossibilitati da problemi di deambulazione. Conoscere, superare barriere rimanendo sostenibili, questo il nostro slogan. In cosa consiste il progetto? La costruzione di un tour totalmente a impatto zero, che prevede l’utilizzo di golf cart elettriche che traggono energia grazie ai pannelli solari posti sul tetto delle macchine. Esse sono completamente automatizzate. Il tour ha una durata di circa un’ora nella città di Monza. All’interno dei cart i visitatori potranno ascoltare, attraverso apposite guide video/audio, descrizioni dei vari monumenti previsti nel Tour; ciò che rende caratteristica la nostra visita è la possibilità di ascoltarle in diverse lingue (inglese, francese, cinese,spagnolo), in modo tale che, anche i turisti possano usufruire del nostro servizio. Per i turisti non udenti sono presenti schermi in cui le descrizioni sono narrate nella lingua dei segni. All’inizio del Tour verranno distribuite gratuitamente borracce e ad ogni tappa si potrà usufruire di un free-refill di acqua, attraverso apposite casette dell’acqua. Una magica esperienza a impatto zero e plastic free! Qual è l’obiettivo del nostro progetto? Rimuovere le barriere architettoniche, promuovere la mobilità sostenibile e incentivare la cultura. Come posso prenotare e visualizzare il percorso? La cooperativa sociale Culture On Road può essere facilmente reperibile, in quanto dotata di un sito web e pagine social, nei quali sono presenti i nostri contatti . All’interno del sito potrete visitare e prenotare il tragitto. Il prezzo è di € 20 per il biglietto Basic tour e € 30 per il Premium tour a persona, comprensivo di visita. Nei periodi di minor affluenza turistica parte vetture verrano subaffittate al partner Arexpo-MIND.
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